Le verifiche periodiche delle attrezzature di sollevamento (allegato VII del D.Lgs. 81/08)
Il D.Lgs. 81/08, nell’allegato VII, obbliga il datore di lavoro a sottoporre macchine e attrezzature a verifiche e revisioni periodiche, con un riguardo particolare verso le attrezzature di sollevamento per materiali e persone.
È bene considerare che la verifica periodica delle attrezzature di lavoro è fondamentale per garantire la sicurezza dei lavoratori e tutelarne la salute, evitando infortuni e incidenti. Tali verifiche sono finalizzate ad accertare e controllare:
- La conformità delle attrezzature a quanto indicato dal produttore;
- Lo stato di conservazione in cui si trovano e la corretta manutenzione;
- Le adeguate condizioni di sicurezza secondo quanto indicato dal produttore;
- L’efficienza e il perfetto funzionamento dei dispositivi di sicurezza.
Occorre però tenere presente che le verifiche periodiche obbligatorie non sostituiscono gli interventi di manutenzione e i controlli tecnici: infatti, nel corso di tali verifiche, deve essere sempre esibito il registro di controllo della macchina.
Come si svolgono le verifiche periodiche delle attrezzature di lavoro
Le verifiche per le attrezzature di sollevamento, e comunque per macchine e strumenti di lavoro in genere, devono essere effettuate periodicamente, prima della scadenza del precedente controllo. Possono essere svolte unicamente da soggetti abilitati dal Ministero del Lavoro, a livello territoriale: per la prima verifica, il datore di lavoro può incaricare un’impresa abilitata oppure direttamente l’Inail, mentre le verifiche successive vengono eseguite da qualsiasi soggetto in possesso di abilitazione ministeriale.
In un’azienda, la messa in servizio di un nuovo apparecchio di sollevamento deve essere comunicata all’Inail, che assegna allo strumento un numero di matricola: le macchine prive di tale numero sono da considerarsi non conformi alle norme legislative. Durante la prima verifica, che avviene entro 60 giorni dalla messa in servizio, viene redatta la scheda tecnica di identificazione della macchina.
In cosa consiste la prima verifica delle attrezzature di sollevamento
Durante la prima verifica, lo strumento viene identificato e verificato al fine di rilevare i seguenti dati:
- Modello, numero di fabbrica e nome del produttore;
- Anno di produzione;
- Matricola Inail assegnata durante la comunicazione di messa in servizio;
- Dichiarazione di conformità CE;
- Eventuale dichiarazione di installazione;
- Manuale di istruzioni;
- Correttezza della configurazione;
- Correttezza del registro di controllo;
- Stato di conservazione;
- Prove di funzionamento.
Quali macchine e attrezzature devono essere sottoposte a verifica periodica
Ad essere soggette alla verifica periodica sono tutte le attrezzature elencate nell’allegato VII del D.Lgs. 81/08 e, in particolare, le macchine per sollevamento che si dividono in due categorie:
- SC – Attrezzature per sollevamento materiali non azionati a mano e idroestrattori a forza centrifuga. Questo gruppo include tutti gli apparecchi mobili, trasferibili o fissi di portata superiore ai 200 Kg, oltre ai carrelli semoventi con braccio telescopico e agli idroestrattori a forza centrifuga;
- SP – Attrezzature per il sollevamento persone. Questo gruppo include le macchine progettate per il sollevamento di persone, quali possono essere le scale aeree, i ponti mobili su carro azionati a mano o motorizzati, i ponti sospesi, le piattaforme autosollevanti, gli ascensori e i montacarichi utilizzati nei cantieri
La periodicità delle verifiche varia da 1 a 3 anni in base al tipo e all’età della macchina. Durante le operazioni di verifica, il datore di lavoro deve garantire la presenza di un preposto, di personale addetto all’uso della macchina e di tutto quanto può essere necessario per effettuare correttamente le prove.
Possono essere necessarie ulteriori verifiche straordinarie qualora vengano effettuate modifiche alla macchina, riparazioni e interventi, soprattutto sui componenti che garantiscono la sicurezza e a seguito di incidenti, oppure successivamente a verifiche che hanno generato un esito negativo.
Occorre inoltre comunicare all’Inail l’eventuale trasferimento delle attrezzature, così come la cessazione dell’attività e la variazione di proprietà. I funzionari che eseguono le verifiche possono richiedere un ulteriore verifica strutturale, ovvero un controllo approfondito su macchine utilizzate da oltre dieci anni, che verrà eseguito da un ingegnere qualificato.
Interventi di manutenzione su macchine e attrezzature di sollevamento
Come abbiamo detto, oltre alle verifiche periodiche obbligatorie per legge, le macchine e le attrezzature di sollevamento devono essere sottoposte anche a interventi di manutenzione per consentire ai lavoratori di operare in sicurezza. La corretta e regolare manutenzione è fondamentale e garantisce una serie di vantaggi:
- Rilevazione di danni da usura, anomalie e guasti;
- Efficienza dei macchinari e conseguente maggiore produttività;
- Riduzione dei costi dovuti a riparazioni e interventi in emergenza;
- Riduzione dei consumi energetici grazie ad una migliore efficienza dei dispositivi.
Formazione del personale adibito all’uso delle macchine di sollevamento
I lavoratori che utilizzano le macchine di sollevamento devono ricevere la formazione obbligatoria per legge. I corsi di formazione, pianificati secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08, consistono in una parte teorica ed una parte pratica, sono finalizzati all’ottenimento di un attestato, a seguito di test finale, e richiedono un aggiornamento periodico.
Un altro elemento importante di cui tenere conto nelle aziende, nei luoghi di lavoro e nei cantieri in cui si trova questo tipo di attrezzatura, è la segnaletica di sicurezza, che deve essere ben visibile nel raggio di azione delle macchine di sollevamento, rispettando le prescrizioni della normativa in fatto di avvisi, colori e simboli, al fine di informare adeguatamente chi si trovasse nell’area di lavoro e di evitare qualsiasi situazione di pericolo.