I Dispositivi di Protezione Individuale per l’Udito (DPIu) - Progetto81
I Dispositivi di Protezione Individuale per l’Udito (DPIu)

I dispositivi di protezione individuale (DPI) per l’udito

Il rumore è una manifestazione acustica che può essere di origine sia naturale che artificiale e, se troppo forte, può essere sgradevole e pericoloso. Il rumore si misura in decibel (dB), e al di sopra degli 80 dB inizia ad essere pericoloso, oltre che sgradevole e poco sopportabile.

Nei luoghi di lavoro, rumori intensi quali possono essere macchine in funzione o motori, rappresentano un importante fattore di rischio per la salute e la sicurezza, sia per la notevole diffusione nell’ambiente, sia per i danni che possono provocare, i quali molto spesso si manifestano nel corso del tempo e possono essere irreversibili. Questo perché, le cellule dell’apparato uditivo non sono in grado di rigenerarsi e, qualora vengano danneggiate, riducono la capacità uditiva in maniera irrimediabile.

L’esposizione improvvisa a rumori molto intensi, ad esempio un’esplosione, o l’esposizione continua a rumori che superino la soglia di 80/85 dB arrivano a ledere le cellule del condotto uditivo e le terminazioni nervose, provocando la perdita dell’udito anche permanente, oltre al manifestarsi di ulteriori problemi, quali possono essere ronzii e acufeni cronici.

Purtroppo i danni da rumore sono spesso sottovalutati, ma è bene tenere conto che non sono immediatamente percepibili, e possono richiedere anche diversi anni prima di manifestarsi del tutto.

Per far fronte a questo problema, è fondamentale valutare l’esposizione alle fonti di rumore, individuare le aree più a rischio e adottare metodi e soluzioni per tutelare i lavoratori. La prima operazione è quella di ridurre il più possibile il rumore e limitare l’esposizione, qualora non fosse possibile applicare ulteriori metodi di riduzione del rischio, è opportuno ricorrere agli appositi dispositivi di protezione individuale (DPI).

Qual è la funzione dei DPI per l’udito

I dispositivi di protezione individuale per l’udito sono utili a ridurre gli effetti che i rumori provocano sull’apparato uditivo, che possono riguardare sia le percezioni uditive, sia l’equilibrio. Inoltre, è importante tenere conto che esiste anche il rischio di ototossicità, ovvero di sostanze tossiche che potrebbero penetrare nell’organismo tramite il canale uditivo, provocando intossicazione ai tessuti nervosi.

L’utilizzo dei DPI appositi è quindi raccomandato là dove vi siano fattori di rischio, la scelta dei dispositivi ideali è correlata alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro, al tipo di rumore e al tempo di esposizione.

Quali sono i dispositivi di protezione individuare contro il rumore

I DPI per l’udito sono principalmente di tre tipi: cuffie, inserti auricolari e caschi.

La scelta non è così semplice poiché alcune condizioni di rumore molto intenso richiedono talvolta una protezione maggiore, ottenibile combinando i diversi dispositivi: in questi casi occorre l’intervento di persone qualificate, in grado di capire come raggiungere un livello di protezione più elevato.

Un altro aspetto importante da tenere in considerazione è il comfort: un dispositivo di protezione poco piacevole da indossare potrebbe non essere utilizzato per tutto il tempo di esposizione mettendo comunque a rischio l’udito dei lavoratori, al contrario è bene tenere conto non solo delle caratteristiche ambientali e del tipo di rumore, ma anche della conformità dell’orecchio di ogni lavoratore e dell’eventuale presenza di disturbi uditivi pregressi.

Cuffie antirumore: caratteristiche e utilizzo

Le cuffie antirumore sono dispositivi a forma di conchiglia che coprono l’orecchio esterno e aderiscono alla testa grazie alla presenza di cuscinetti imbottiti, dotate di un rivestimento in materiale fonoassorbente. L’archetto di sostegno le mantiene in posizione, alcuni modelli sono strutturati in maniera tale da poter essere indossati anche in contemporanea al casco. In genere, si adattano bene alle dimensioni della testa, ma possono risultare scomode e poco confortevoli soprattutto negli ambienti molto caldi e umidi.

Esistono anche cuffie ulteriormente dotate di elementi elettroacustici che migliorano il livello di protezione sopprimendo i suoni ed evitando che rumori potenzialmente pericolosi possano raggiungere l’apparato uditivo anche nel caso di permanenza prolungata in ambienti con elevato livello di inquinamento acustico.

Inserti auricolari: caratteristiche e utilizzo

Gli inserti auricolari sono i classici tappi per le orecchie, da inserire nel padiglione auricolare per “chiudere” il condotto uditivo verso l’esterno. Possono essere monouso, quindi destinati ad un unico utilizzo, oppure riutilizzabili, in ogni caso è necessario osservare la massima igiene durante l’uso e maneggiarli sempre con mani pulite.

Esistono tappi modellabili, da inserire direttamente all’interno del condotto uditivo, e tappi con struttura esterna ad archetto che ne facilità il posizionamento. È inoltre possibile realizzare tappi su misura, rilevando l’impronta del canale uditivo dell’utente.

Elmetti acustici: caratteristiche e utilizzo

Gli elmetti coprono parzialmente o totalmente la testa, incluso l’orecchio esterno, riducendo notevolmente la trasmissione di suoni e rumori.

Come scegliere il dispositivo di protezione ideale per l’udito

Per proteggere adeguatamente l’udito e, al contempo, garantire il massimo comfort, è bene tenere conto di alcuni elementi fondamentali:

  • Temperatura del luogo di lavoro. In caso di temperatura elevata, umidità o lavoro particolarmente intenso e faticoso, si sconsiglia l’uso delle cuffie, poiché la sudorazione potrebbe provocare fastidiose irritazioni della pelle: in questo caso sono da preferirsi gli inserti auricolari:
  • Presenza di polvere. Anche un ambiente polveroso non è adatto all’uso delle cuffie, gli inserti auricolari devono comunque essere indossati precedentemente per evitare contaminazioni;
  • Durata dell’esposizione. Se l’esposizione al rumore è breve, temporanea o intermittente, si consiglia di utilizzare le cuffie antirumore;

Talvolta la necessità può essere invece quella di proteggersi dal rumore ma di riconoscere al contempo suoni o voci: in questo caso si utilizzano dispositivi appositi, che rendono comunque possibile la comunicazione verbale.

In sostanza, i DPI per l’udito devono essere scelti in maniera tale da eliminare, o ridurre il più possibile, ogni rischio di compromettere l’udito. Oltre alle caratteristiche dell’ambiente di lavoro e alla compatibilità con altri dispositivi di protezione, è importante considerare l’eventuale compatibilità con altri DPI, ad esempio elmetti, occhiali o maschere.

Obbligo dei DPI otoprotettori

L’uso dei dispositivi di protezione è necessario per prevenire il rischio di perdita dell’udito e rappresenta un obbligo in base alla normativa per la sicurezza e la salute nei luoghi di lavoro.

La legge non solo impone l’uso delle protezioni, ma stabilisce alcune disposizioni per tutelare i lavoratori dai rischi legati alla presenza di rumore, fissando i valori limite di esposizione, i criteri di valutazione del rischio e l’obbligo di monitoraggio sanitario per i lavoratori che operano in ambienti dove viene superato il limite di esposizione consentito.

Naturalmente, per garantire l’efficacia, i DPI per l’udito devono essere indossati per tutto il tempo di esposizione al rumore.

La valutazione del rischio rumore in un’azienda è indispensabile e deve tenere conto di una serie di elementi, tra cui la possibilità di ricorrere a strumenti alternativi, e meno rumorosi e le informazioni fornite durante il controllo sanitario.