Il rischio ATEX: la normativa e la valutazione
Secondo quanto previsto dal D.Lgs. 81/08 per la sicurezza nei luoghi di lavoro, tra i compiti del datore di lavoro rientra quello di prevenire i rischi legati alla formazione di atmosfere esplosive, ovvero di condizioni particolari in cui la presenza di polveri, vapori o gas infiammabili miscelati con l’aria potrebbe dare luogo a esplosioni e combustioni, costituendo un pericolo per i lavoratori.
Il datore di lavoro deve quindi agire preventivamente per evitare rischi di questo tipo, o comunque, qualora l’attività produttiva preveda la presenza di sostanze esplosive, deve ridurre al minimo la possibilità che si verifichi una combustione o un’esplosione, ed eventualmente limitare e contenere gli effetti dannosi, tutelando la salute e la sicurezza dei lavoratori.
I rischi ATEX, ovvero i rischi provocati dalle atmosfere esplosive, devono essere valutati sulla base di alcuni elementi specifici:
- La probabilità che si sviluppino atmosfere esplosive e l’eventuale durata delle stesse;
- La probabilità che possano attivarsi fonti di accensione, quali possono essere scariche elettrostatiche o simili;
- Le caratteristiche dell’impianto produttivo, delle sostanze utilizzate e delle procedure di lavorazione;
- La prevedibilità del verificarsi di eventi rischiosi e la loro entità.
La valutazione ATEX tiene conto anche delle caratteristiche dei luoghi adiacenti a quello in cui potrebbe verificarsi il rischio di esplosione e collegati tramite aperture, porte, finestre o connessioni di altro tipo.
Valutazione dei rischi ATEX
Nella procedura di valutazione dei rischi ATEX è necessario seguire alcuni punti fondamentali:
- Individuare e identificare le sostanze pericolose e calcolare le probabilità che si vada a creare un’atmosfera esplosiva, provvedendo alla classificazione delle aree a rischio;
- Individuare quelle che possono essere le misure di prevenzione per evitare la formazione di un’atmosfera esplosiva;
- Individuare eventuali fattori di innesco che potrebbero generare un processo di combustione.
Quali sono i provvedimenti preventivi applicabili per i rischi ATEX
Negli ambienti di lavoro in cui potrebbe crearsi un’atmosfera esplosiva tale da compromettere la sicurezza dei lavoratori, il D.Lgs. 81/08 prevede alcuni provvedimenti specifici:
- Adeguare il luogo di lavoro per garantire agli operatori di agire in sicurezza;
- Utilizzare strumenti e procedure adeguati per mantenere il luogo di lavoro sotto controllo in riferimento alla valutazione dei rischi ATEX.
È inoltre necessaria, da parte del datore di lavoro, la ripartizione in zone delle aree a rischio di esplosione, applicando a tali zone le misure preventive previste dalla normativa. Le aree in cui possono svilupparsi atmosfere esplosive devono essere segnalate e dotate di sistemi di allarme.
Classificazione delle aree a rischio ATEX
Come abbiamo detto, le aree in cui potrebbe crearsi un’atmosfera esplosiva dovuta alla presenza di miscele di gas, polveri o vapori, devono essere suddivise in zone e classificate in base a quanto previsto dalla normativa.
Nel caso di pericolo di esplosione dovuto a miscele di gas, vapore o nebbia la classificazione è la seguente:
- Zona 0: dove la presenza di un’atmosfera esplosiva è continua, frequente o prolungata;
- Zona 1: dove la presenza di un’atmosfera esplosiva è periodica o occasionale;
- Zona 2: dove la presenza di un’atmosfera esplosiva è poco probabile o comunque limitata nel tempo.
Nel caso di rischio di esplosione dovuto alla presenza di nubi di polveri combustibili la classificazione è la seguente:
- Zona 20: dove il rischio di esplosione è continuo o frequente;
- Zona 21: dove il rischio di esplosione è occasionale;
- Zona 22: dove il rischio di esplosione è poco probabile e limitato a brevi periodi.
Nell’individuare le aree in cui può manifestarsi la presenza un’emissione di polveri, gas o vapori, è necessario valutare con precisione la probabilità e la durata di tale emissione: questa valutazione consente di prevenire la formazione di atmosfere esplosive e di determinare l’estensione della zona a rischio.
Precauzioni da seguire per escludere o limitare il rischio dovuto alla presenza di atmosfere esplosive
La normativa per la sicurezza nei luoghi di lavoro prevede alcune precauzioni da applicare per proteggere i lavoratori dai rischi correlati ad un’eventuale presenza di atmosfere esplosive.
Tali precauzioni riguardano le aree di lavoro, che devono essere suddivise in zone e classificate in base al livello di rischio, oltre ad ambienti, attrezzature e materiali utilizzati in tutte le attività che potrebbero comportare lo sviluppo di atmosfere esplosive. Sono inclusi anche quegli ambienti che, sebbene non siano direttamente esposti ad un effettivo pericolo di esplosione, sono adiacenti alle aree a rischio o fanno parte della struttura produttiva.
Le precauzioni da adottare possono differenziarsi in riferimento ai casi specifici, tuttavia le indicazioni di base sono le seguenti:
- Adeguata formazione da parte dei lavoratori;
- Presenza di istruzioni dettagliate e avvisi scritti;
- Contenimento e prevenzione di eventuali fughe di gas o emissioni di vapore, polveri o nebbia che potrebbero generare un’atmosfera esplosiva;
- Fornitura di abbigliamento adeguato e dispositivi di protezione ai lavoratori per escludere la formazione di scariche elettrostatiche e di altri elementi di rischio;
- Utilizzo di strumenti e attrezzature che possano ridurre al minimo i rischi di esplosione;
- Installazione di impianti di allarme e predisposizione di sistemi di evacuazione di comprovata efficacia;
- Verifica periodica degli impianti di sicurezza da parte di personale specializzato.
Cosa è il documento sulla protezione contro le esplosioni
Il D.Lgs. 81/08 prevede inoltre che, negli ambienti a rischio, il datore di lavoro provveda a redigere e aggiornare il documento sulla protezione contro le esplosioni, il quale rappresenta una parte integrante del DVR, il Documento di Valutazione dei Rischi.
Le informazioni presenti nel documento di protezione contro le esplosioni sono principalmente le seguenti:
- Identificazione e valutazione dei rischi di esplosione;
- Definizione delle misure di protezione per tutelare i lavoratori da tali rischi;
- Classificazione dei luoghi di lavoro in zone predefinite, come già detto;
- Identificazione degli ambienti di lavoro in cui è necessario applicare le prescrizioni di sicurezza previste dalla normativa;
- Descrizione delle misure applicate per mantenere in efficienza strumenti, attrezzature e dispositivi di allarme, con riguardo alla sicurezza e alla tutela dei lavoratori;
- Descrizione dei metodi adottati per l’utilizzo in sicurezza di macchine e attrezzi.
Il documento di protezione contro le esplosioni deve essere redatto con la massima precisione ed eventualmente modificato e aggiornato qualora ambienti, macchine e attrezzature subiscano ampliamenti, trasformazioni e modifiche.