Gli estintori: la normativa di riferimento
L’estintore è uno fra i presidi antincendio più immediati ed efficaci per intervenire su un principio di incendio.
L'estintore è un presidio di sicurezza da utilizzare su un principio di incendio con l'obiettivo di estinguerlo. L'estintore è composto da un contenitore metallico all'interno del quale è presente un fluido detto agente estinguente che, direzionato sulle fiamme è in grado di estinguerle.
Esistono diversi tipi di agenti estinguenti ed in base ad essi vengono classificati i diversi tipi di estintori:
- Ad acqua;
- A polvere;
- A CO2;
- A schiuma.
Un altro modo per classificare gli estintori è in base al loro peso:
- Estintori portatili con un peso inferiore a 20 kg, concepiti per essere utilizzati da una sola persona;
- Estintori carrellati con un peso compreso fra i 20kg e 150 kg, pensati per essere usati da almeno due persone.
Estintori, cosa dice la normativa
Il riferimento agli estintori, al loro utilizzo e alla loro disposizione si ritrova in numerose normative antincendio, ognuna per ogni specifica applicazione. Ad esempio, nel D.M. del 3 Agosto 2015, o Codice di Prevenzione incendi, vengono approvate le norme tecniche di prevenzione incendi previste ai sensi dell’articolo 15 del decreto legislativo 8 marzo 2006, n. 139 di cui all’allegato 1, che costituisce parte integrante del decreto stesso. Anche nel D.Lgs. 81/08 si fa riferimento agli estintori, alla loro classificazione e al loro uso.
Esistono poi normative specifiche per regolamentare le disposizioni antincendio nelle scuole, negli ospedali, o negli hotel e tutte le altre possibili attività commerciali e non. In tutte si fa riferimento agli estintori come mezzo di protezione attiva contro gli incendi e sono riportate le indicazioni per il loro corretto posizionamento e uso.
L'obbligo di possedere uno o più estintori ricade su tutte le aziende con almeno un lavoratore oltre al titolare. Per quanto riguarda il numero e la posizione degli estintori, la legge da diverse disposizioni a seconda dell'attività in oggetto. Non stabilisce un numero preciso ma fornisce dei requisiti minimi di carattere generale, ovvero:
- Posizionare almeno 1 estintore per piano (2 in caso di negozi superiori a 400 mq);
- Prevedere almeno un estintore per ogni impianto a rischio di incendio specifico (ad esempio i quadri elettrici);
- Stabilire il numero adeguato di estintori da disporre in base alla superficie aziendale (in media 1 ogni 150 mq);
- Fissare l'estintore, preferibilmente, al muro e lungo le vie d'esodo;
- La distanza che una persona deve percorrere per raggiungere l'estintore: deve essere inferiore a 30 metri.
Invece, la tipologia di estintore (il tipo di agente estinguente) dipende dal tipo di incendio che può avere luogo nell'attività specifica.
Infine, la normativa impone che ogni presidio debba esporre un cartellino, dove sono riportati alcuni dati:
- Il numero di matricola e tutti gli estremi del dispositivo;
- I dati dell’azienda addetta alla manutenzione dello stesso e della persona competente;
- Il tipo di estintore, la massa lorda e la sua carica effettiva;
- Data dell'ultimo intervento di manutenzione e scadenze dei futuri interventi e controlli;
- il codice di riferimento o il punzone identificativo di chi si occupa del controllo dei dispositivi.
A proposito della manutenzione, esiste una specifica norma tecnica, la Norma UNI 9994-1:2013, che regola l'attività di manutenzione e revisione degli estintori al fine di garantirne il funzionamento qualora ce ne sia la necessità.
La norma UNI 9994-1:2013 stabilisce cinque momenti di verifica: il controllo iniziale, la sorveglianza, il controllo periodico, la revisione programmata ed il collaudo.
Norma UNI 9994-1:2013, le fasi della manutenzione estintori
Controllo Iniziale: durante il controllo iniziale vengono eseguiti una serie di accertamenti volti ad accertarsi che i dispositivi non siano fuori servizio e di verificare la disponibilità del libretto d’uso e le marcature presenti. Si ricorda che un dispositivo fuori servizio non può essere oggetto di manutenzione e non deve essere utilizzato in nessun contesto. Il controllo iniziale si effettua nel caso in cui ci sia un avvicendamento fra due aziende per la manutenzione degli estintori;
Sorveglianza: non una vera e propria fase ma un costante controllo del dispositivo. Questa fase non è regolamentata, quindi non è prevista una specifica cadenza temporale e deve essere effettuata dalla persona responsabile. È buona pratica effettuare un controllo di tanto in tanto, per verificare la presenza e l’integrità del dispositivo stesso. Inoltre, bisogna accertarsi che l’estintore non sia manomesso e che sia presente un cartello che lo segnali.
Controllo Periodico: questa fase è regolamentata dalla legge sia dal punto di vista della periodicità che per il soggetto che deve effettuarlo. Infatti, il controllo periodico deve essere eseguito da un’azienda specializzata, con una periodicità massima di sei mesi. Non è necessario fare una prova di funzionamento ma eseguire tutti gli altri controlli:
- Corretta compilazione del cartellino di manutenzione, compresa la relativa punzonatura della data di effettuazione dell'ultimo controllo;
- Per estintori pressurizzati con bombole di gas ausiliario, bisogna controllare il tipo e la carica di tali bombole, al fine di sapere se rispettano, o meno, le indicazioni del produttore;
- Controllo dello stato di carica degli estintori a biossido di carbonio (CO2) mediante pesatura;
- Verifica della pressione interna degli estintori a pressione permanente, tramite strumentazione apposita;
- Tutte le verifiche ed i controlli previsti nella fase di sorveglianza.
Revisione Estintori: la revisione consiste in una serie di interventi tecnici specifici da parte dell’azienda specializzata:
- Esaminare l'interno degli estintori;
- Controllarne tutte le parti e le componenti;
- Sostituire i dispositivi di sicurezza, qualora fossero presenti;
- Sostituzione dell'agente estinguente, delle guarnizioni e delle valvole erogatrici (laddove presenti).
La periodicità con la quale effettuare la revisione dipende dall'agende estinguente:
- Ogni 24 mesi per estintori ad acqua o schiuma;
- Ogni 36 mesi per gli estintori a polvere;
- Ogni 48 mesi per estintori ad acqua o schiuma (con serbatoio in acciaio inox);
- Ogni 60 mesi per gli estintori a Co2;
- Ogni 72 mesi per gli estintori ad idrocarburi alogenati.
Collaudo: si tratta di una misura preventiva, volta a controllare la stabilità del dispositivo stesso. Nel momento in cui si effettua, è necessario sostituire la valvola erogatrice. La data dell'intervento deve essere riportata sia all'interno che all'esterno dell'estintore. Ogni estintore che viene rimosso per essere controllato, deve essere temporaneamente sostituito con un altro estintore, di prestazioni non inferiori.
Sanzioni
Se le aziende per le quali vige l'obbligo di dotarsi di estintori, non rispettano tale prescrizione, sono previste multe dai 2.000 € ai 10.000 € e/o arresto dai 3 ai 6 mesi.
Inoltre, in caso di inadempienze, come l'omissione della richiesta di rilascio o rinnovo del certificato è previsto l'arresto fino ad un anno e un'ammenda da 258 € a 2582 €.