Caratteristiche dei luoghi di lavoro (Allegato IV del D.Lgs. 81/08)
L’allegato IV del D.Lgs. 81/08 per la sicurezza nei luoghi di lavoro impone alcuni requisiti minimi per le strutture adibite a luogo di lavoro, definendone diversi aspetti, tra cui l’illuminazione, l’igiene, l’aerazione, le dimensioni e la sicurezza.
Le caratteristiche imposte dalla legge possono variare in base al tipo di attività svolta all’interno dell’edificio, tuttavia elementi basilari come il comfort termico, il microclima e la sicurezza anche in caso di emergenza, devono essere rispettati adeguatamente.
Che cosa è un luogo di lavoro
La normativa definisce luogo di lavoro un ambiente destinato ad ospitare postazioni lavorative e, di conseguenza, operatori che svolgono una determinata attività, inserito in una struttura aziendale, così come qualsiasi altro luogo appartenente a tale struttura o ad una specifica unità produttiva.
Ciò significa che un luogo di lavoro non deve essere necessariamente uno spazio fisico, ad esempio una stanza, un capannone o un edificio, ma potrebbe essere suddiviso in più parti distaccate e situato in ambienti di diversa natura. Basti pensare, ad esempio, allo smart working, che praticamente trasforma in luogo di lavoro una semplice abitazione, oppure a quelle attività che si svolgono in aree esterne, dove l’ambiente di lavoro è un giardino, un bosco o un campo coltivato.
Quando si parla di strutture, ovvero di edifici o simili, adibite a luogo di lavoro, oltre ad essere conformi a quanto stabilito dall’allegato IV del D.Lgs. 81/08, devono tenere conto dell’eventuale presenza di lavoratori disabili o comunque con difficoltà di movimento, devono consentire a chiunque l’accesso ai servizi igienici e, in caso di vincoli architettonici o urbanistici, devono comunque garantire un sufficiente livello di sicurezza, compresa la possibilità di una rapida evacuazione.
Quali sono i requisiti fondamentali per gli ambienti di lavoro
L’allegato IV del D.Lgs. 81/08 stabilisce una serie di caratteristiche che gli ambienti di lavoro devono necessariamente possedere.
Stabilità e solidità della struttura
Le doti di stabilità e solidità di una struttura si riferiscono all’attività svolta al suo interno e alle condizioni ambientali. In linea generale, un ambiente di lavoro deve essere sufficientemente pulito, magazzini e strutture di stoccaggio devono indicare la portata massima di carico, le strutture elevate devono disporre di scale, passerelle e corrimano.
Inoltre, nelle vicinanze di un ambiente di lavoro non devono essere presenti discariche e depositi destinati allo stoccaggio di rifiuti che potrebbero diffondere nell’aria esalazioni tossiche e dannose. Eventuali strutture metalliche di grandi dimensioni situate all’esterno devono disporre di collegamenti a terra facilmente accessibili.
Dimensioni e superficie di un ambiente di lavoro
Un ambiente di lavoro chiuso dove siano presenti più di 5 lavoratori deve avere un’altezza non inferiore ai 3 metri, inoltre per ogni lavoratore deve essere previsto uno spazio minimo di due metri quadrati. In sintesi, tutti i lavoratori devono disporre di uno spazio sufficiente a potersi muovere agevolmente durante la propria attività. Tali requisiti valgono anche per gli ambienti in cui è vigente la sorveglianza sanitaria, nel caso in cui, al contrario, la tipologia di lavoro svolto non consenta di disporre di uno spazio simile, vengono concesse deroghe con obbligo di installare sistemi di aerazione adeguati.
Struttura dell’edificio: pavimenti, scale, rampe, soffitti, finestre
Un ambiente di lavoro deve garantire la totale protezione dagli agenti atmosferici, un’ottima aerazione, una minima di umidità, oltre a superfici realizzate con materiali che consentano una facile pulizia e igienizzazione.
I pavimenti devono essere antiscivolo, privi di irregolarità e pendenze pericolose, le vetrate realizzate con materiali resistenti e sicuri, le finestre devono poter essere aperte o chiuse senza rappresentare un fattore di rischio.
Passaggi, uscite e vie di fuga
Per le vie di accesso e le uscite sulla strada di un ambiente di lavoro l’obbligo è quello di garantire la sicurezza sia ai pedoni che ai veicoli, che devono comunque transitare a distanza gli uni dagli altri. Le aree considerate a rischio devono essere segnalate e rese accessibili solo alle persone autorizzate, tutte le uscite vanno comunque mantenute libere da materiali, attrezzi e oggetti che potrebbero ostacolare il passaggio.
Un’importanza particolare deve essere riservata alle vie di uscita in caso di emergenza: chiaramente segnalate e totalmente prive di ostacolo, devono consentire il rapido accesso all’esterno o verso un locale, ambiente o edificio sufficientemente sicuro e protetto in caso di incendio, inondazione e altre situazioni di alto rischio.
Le uscite di emergenza devono garantire un’altezza minima di due metri e l’ampiezza conforme a quella prevista dalla normativa antincendio, il loro numero e la collocazione sono proporzionali in base al tipo di edificio e al numero di persone presenti al suo interno. Il sistema di apertura delle porte di emergenza deve essere facilmente azionabile mediante maniglie o barre antipanico, le segnalazioni luminose per le uscite di sicurezza rimangono sempre visibili, anche in caso di interruzione di corrente elettrica.
Scale e passaggi esterni
Tutte le scale di un ambiente di lavoro devono consentire il passaggio e il carico pari al massimo affollamento, dimensioni e altezza dei gradini richiedono il rispetto della normativa, è inoltre obbligatoria la presenza di parapetti su ogni lato aperto e corrimano alle pareti. Nel caso di scale di inclinazione superiore ai 75 gradi e di altezza superiore a 2,50 metri è necessaria la presenza di una gabbia metallica anticaduta.
I passaggi esterni richiedono la presenza di protezioni per evitare sia le cadute, sia il rischio di essere colpiti da materiali e oggetti utilizzati durante l’attività lavorativa. Anche gli ambienti di lavoro esterni necessitano di illuminazione adatta e sufficiente qualora la luce naturale non fosse sufficiente.
Le postazioni di lavoro situate all’esterno devono essere strutturate per proteggere i lavoratori dagli agenti atmosferici e da altri rischi e per evitare qualsiasi pericolo di caduta.
Microclima e illuminazione interna
Il microclima in un ambiente di lavoro è di estrema importanza per favorire la salute delle persone, oltre ad un’adeguata climatizzazione e alla corretta manutenzione degli impianti, è opportuno regolare l’umidità e impostare una temperatura adatta al tipo di attività svolta all’interno della struttura.
La presenza della luce naturale è fondamentale, affiancata ovviamente da un impianto di illuminazione adeguato e da luci di emergenza per evitare rischi e problemi in caso di interruzione dell’elettricità.
É inoltre necessaria la presenza di impianti di aerazione appositi, apparecchi specifici e altre misure di protezione in tutti quegli ambienti in cui sono presenti normalmente materiali e sostanze tossiche. Le aziende soggette ad alto rischio di incendio o esplosione devono comunque essere sottoposte periodicamente a verifica da parte dei Vigili del Fuoco locali.